domenica 11 novembre 2018

Kurashiki

Girovagando tra templi e cimiteri

A ricordarsi le cose si fa sempre confusione, e molti dettagli che potrebbero persino rendere la storia più interessante vengono un po' persi e diluiti nei ricordi occasionali.
Cosa si può dire di Kurashiki? Allora, intanto è una città grande con un minuscolo centro storico originario che è semplicemente incantevole, sarà il fiumiciattolo dove imbarcazioni sfidano con coraggio i 40 cm di profondità e le carpe che vi sguazzano, saranno le casette bianche coi tetti neri, i tanti negozietti di prodotti più o meno artigianali e più o meno commestibili, sarà che il tempo era fantastico... ma insomma l'impressione avuta è stata assolutamente positiva. Che valga la pena di andarci apposta? Non saprei, forse se si vive in Giappone...
Detto questo, la prima notte non c'era verso di riaddormentarsi dopo le 5 del mattino, nonostante il viaggio, nonostante tutta la fatica, niente. Svegli a domandarsi quali siano le regole che governano il cambiamento di fuso orario.
Quello che la mattinata aveva da offrire è stata un'ascesa al tempio che domina dalla collina il centro della città. Purtroppo senza offrire una particolare vista panoramica, ma il tempio, da solo valeva assolutamente la pena. Poche persone al mattino, per lo più locali in cerca di un poco di pace.




Insomma, un luogo di calma in una città comunque non frenetica ma con non pochi turisti giapponesi intenti a fare le foto. L'incontro con il turista "sensei" che ha provato a spiegarmi quale fosse il miglior punto per prendere la foto e mi ha anche corretto l'inquadratura è stata la somma della mia interazione con il mondo del turismo orientale. Più tardi nella mattinata mi sono dedicato alla visita della casa Ohashi una dimora storica del periodo Edo (suppongo dalle date) che mostra i classici tatami e porte di scorrevoli che si affacciano su piccoli portici su degli altrettanto piccoli giardinetti. Insomma nel suo genere davvero un grande classico dello stile giapponese, che, non di meno, permette anche di fare delle foto simpatiche.



Ed ecco le immagini, dentro e fuori la casa tradizionale, ci sono anche i miei piedi perché, ovviamente, non è permesso entrare con le scarpe sui tatami! (che dovrebbero essere originali o quasi)

In questo museo c'erano delle opportunità di foto interessanti, ma personalmente ho trovato più interessante il cartello e nel museo non ho messo piede alla fine. Si tratta di un vecchio museo che racconta la leggenda locale del ragazzo-pesca, in realtà dicono essere non proprio ben mantenuto e dall'esterno non invitava... mi spiace!

Questo non è tipico di Kurashiki, anzi l'ho proprio preso alla stazione, ma è solo che ci sono un sacco di ristoranti che espongono queste riproduzioni in plastica dei piatti che andranno a servire. Non ho idea se siano migliori o peggiori degli altri, ma la cosa è divertente specie quando si tratta di piatti italiani (parte la sfida al riconoscimento!)



Siccome a camminare non ci si stanca mai, nel pomeriggio eccomi arrancare sulla seconda collina di Kurashiki, questa volta un po' fuori dal centro cittadino. Passando in mezzo a boschi di bambù e un infinità di pietre tombali simili a piccoli monoliti sparse un po' ovunque in mezzo alla piccola foresta eccomi arrivare nella zona un po' più bucolica della città. Le piccole coltivazioni e il raccolto dei cachi sembravano attività lontanissime dalla vita cittadina. Trovare però il tempio non è stato facile anche perché, era effettivamente i piedi della collina e non in cima alla stessa. Quindi rapida discesa nel mezzo del cimitero per raggiungerlo prima che i raggi del Sole mi abbandonassero del tutto! Se non altro un successo, che ha pure permesso una fotina in più da mettere nella collezione. 

 


Ah, ovviamente ecco la foto approvata dal turista "sensei" che ha poi cercato di chiedermi da dove venissi e che finalmente ha deciso che dopo lunghe incomprensioni avrebbe affogato i suoi dispiaceri nel Sake. (parrebbe che Kurashiki sia un posto dove il Sake è particolarmente buono, o per lo meno particolare).

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