domenica 19 agosto 2007

5 Centesimi

Il prezzo dell'aumento del fantastico disservizio che oggi ho acquistato. Sembra poco? Beh, anche un 1% non è da sottovalutare quando la qualità non riesce a migliorare, nemmeno di quel poco da rendere effettivamente un servizio tale.
Ma perché tanto astio, e contro chi forse vi domanderete.
La risposta è tanto ovvia quanto ormai noiosamente ripetitiva: Le ferrovie e i loro treni.

Quando mai il concetto di coincidenza potrà essere slegato da quello di casualità? Eppure pare che, in genere, in un servizio di trasporto le coincidenze vadano pianificate prima, per evitare, per puro esempio, che il treno coincidente parta prima dell'arrivo dell'altro. Posso comprendere quando vi sono ritardi di 15 minuti o addirittura mezz'ora (per quanto anche su questo punto vi sarebbe assai da discutere...) ma quando il treno ritarda di 5 minuti, perché non attenderlo almeno un paio di minuti, giusto per permettere ai signori viaggiatori di percorrere il sottopassaggio e raggiungere il treno coincidente. Ma pare essere una cosa tanto assurda?
E invece è così, non sussiste alcuna differenza tra una coincidenza programmata e scritta sulle tabelle degli orari dei treni, e quelle che uno può improvvisare a tavolino giocando sui ritardi, più o meno attesi che si presentano sempre sulle varie linee...
E intanto il prezzo lievita, ingiustificatamente, senza preavviso... così come un capriccio, quasi ti venisse fatto un piacere nel portarti a destinazione coi loro mezzi, e che quindi il “gioco” sia esclusivamente in mano loro.
E tutto questo alimenta una catena di effetti deleteri. Un lavoratore, con orari fissi, come può affidarsi ai treni per andare al lavoro, quando l'unica certezza che può avere è quella di incappare, presto o tardi, in qualche ritardo gigantesco. E poi ci si chiede come mai ci siano così tante macchine in circolazione e perché il livello di inquinamento nelle città e non solo sia così elevato. Ci dicono di risparmiare (ci dicono poi non vuol dire proprio nulla dato che non si sa mai a chi si rivolga quel “ci”) ma intanto nessuno si cura di migliorare il trasporto pubblico. Possibile che paia sempre un'illusione quella che mezzi pubblici possano un giorno sostituire i mezzi privati e che questo possa essere di beneficio per tutti? Eppure è così, so per certo che quando arriverò in stazione non ci sarà mai il pullman programmato all'incirca poco dopo l'orario di arrivo del treno... ma come biasimarli del resto, è risaputo che coi treni, se va bene si sa quando si parte ma quando si arriva resta un mistero. (Considerando che sono ancora in viaggio mentre dovrei essere già abbondantemente arrivato a casa...)

Forse lo sfogo è eccessivo, dato che qualche volta, funzionano... ma credo che sia proprio questo l'errore. Non ci si può permettere un servizio che non dia una garanzia assoluta di affidabilità! Il ritardo sopra i 3 minuti dovrebbe essere un eccezione non la regola, non dovrebbe esistere che già alla prima stazione ci siano più di 5 minuti di ritardo, altrimenti è ovvio che il sistema, le coincidenze, e gli incastri per permettere ad ogni treno di avere un binario sgombro su cui viaggiare non potranno mai funzionare.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Come darti torto?
Io, con i treni ed i relativi ritardi (quelli della nord sono i peggiori <.<), litigo ogni volta...
Resta però il fatto che non riesco a provare lo stesso astio: sarà forse perchè mi portano da te? ù.ù :P